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Artisti emergenti

Che domande!

08 - 06 - 2022

Conosciamo i nostri artisti più da vicino.

Elena Guzzinati, Manuele Chan, Tommaso Fontana, NP e Icaro sono i primi cinque giovani artisti ad essere entrati nella “scuderia” di Cinquerosso Arte. Li abbiamo intervistati per sbirciare dietro le quinte del loro lavoro e scoprire di cosa si nutre la loro immaginazione. Via, dunque, alle domande!

Se dovessi scegliere un solo aggettivo per la tua arte, quale sceglieresti?

Elena: Misteriosa. Manuele: Sgargiante. Tommaso: Gioiosa. NP: Vivace. Icaro: Evocativa.

Qual è la prima cosa che ti viene in mente se pensi al colore?

Elena: La prima cosa che mi viene in mente è “realtà”. La realtà è a colori. Forse per questo le mie fotografie sono in bianco e nero: non vogliono essere rappresentazioni della realtà ma riflessioni.

Manuele: Fantascienza. Mi viene in mente Blade Runner, le luci al neon su sfondi scuri. È un po’ quella l’atmosfera che metto nelle mie opere.

Tommaso: Per me il colore è un posto sicuro, una situazione familiare. E poi mi fa pensare alla mia grande passione oltre la fotografia: il teatro.

NP: Per me è un’espressione di pura felicità.

Icaro: Penso subito a Kandinskij, perché la sua arte è una davvero una sinfonia di colori. Tra forme e colori, realizzava dei veri e propri spartiti musicali.

E al bianco e nero?

Elena: Impressione. La fotografia una volta era impressione di una lastra fotografica. Mi piace pensare che le foto in bianco e nero abbiano un effetto simile e speculare su chi le guarda, cioè che ne rimangano “impressionati”.

Manuele: Confesso che il bianco e nero classico mi fa un po’ paura. Mi dà l’idea di qualcosa di cupo.

Tommaso: Il bianco e nero per me è semplicità. Non tanto perché sia più semplice del colore (anzi), ma perché è più essenziale. Certo, ci sono le sfumature di grigio, ma è tutto molto meno “rumoroso”.

NP: Nostalgia. Le immagini in bianco e nero mi fanno diventare nostalgica.

Icaro: Casa. Lavoro molto con il bianco e nero. È la mia dimensione.

Immagina di poterti fare un ritratto mentre lavori. Come ti vedi?

Elena: Al computer, concentrata nel mio lavoro di grafica oppure sulle mie foto. Alcune infatti richiedono un certo grado di elaborazione, in particolare quelle della serie Whitechromo.

Manuele: Mi vedo al computer, visto che la mia è principalmente digital art e richiede tante e tante ore davanti a un monitor.

Tommaso: Anch’io mi vedo al computer, anche perché sto studiando il ritratto e sono alla ricerca di ispirazioni.

NP: In giro per la città, attenta a ogni dettaglio.

Icaro: Mi vedo perso nei miei ragionamenti, mentre fisso un punto nel vuoto.

A cosa stai lavorando in questo momento? Qual è l’ultima foto che hai scattato, o l’ultima immagine che hai salvato sul tuo computer?

Elena: Sto preparando altre foto per la serie Whitechromo, e inoltre sto lavorando a una serie nuova. L’ultima immagine che ho scattato e salvato è un interno della basilica di San Pietro, a Roma.

Manuele: Sto lavorando ancora sul tremore, e le ultime immagini che ho salvato sono dei visi maschili e femminili.

Tommaso: Come dicevo sto studiando il ritratto, e l’ultima foto che ho scattato è stato appunto un autoritratto.

NP: Sto lavorando a qualcosa di diverso, mi piacerebbe qualcosa di telescopico rimanendo però sempre in stile street art. Nell’ultima foto ci sono strisce pedonali arcobaleno che spiccano sull’asfalto nero bagnato di Parigi.

Icaro: Nell’ultima foto che ho scattato, per la verità, ci siamo io e i miei amici in un locale di Milano. Sto lavorando intorno a un’idea, ma per il momento preferisco non parlarne.

Cosa vuoi fare da grande? Come ti immagini tra 10 anni?

Elena: Immagino di fare quello che mi piace, il mio lavoro, entusiasta come ora e soprattutto soddisfatta di quello che avrò raggiunto.

Manuele: Mi immagino con un tipo di arte completamente diversa, magari sempre nel campo della digital art ma non più glitch, perché la vedo come una forma d’arte “giovane”, poco adatta a un Manuele più maturo.

Tommaso: Che domanda difficile! Mi piacerebbe molto lavorare con i ritratti e continuare con il teatro, vedremo seguendo quali strade.

NP: Spero tra 10 anni di aver trovato una risposta a chi voglio essere come persona, a livello personale e professionale. Intanto mi godo il presente.

Icaro: Mi piacerebbe tanto aprire un Jazz Bar, in cui far confluire tutte le mie passioni, tra cui ovviamente l’arte.

Scopri le opere di Elena Guzzinati, Manuele Chan, NP e Icaro

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