Peter dorme sonni tranquilli
Peter dorme sonni tranquilli
Questa serie di opere sembra uscire da una psichedelia degli anni ’60 passata per una riabilitazione salvifica che le ha rese più composte e... Leggi tutto
coscienziose. Galleggiano nell’universo sfere insondabili su paesaggi che richiamano i paesaggi metafisici di De Chirico quando i paesaggi sono foto settembrine e c’è un vento di solitudine a muovere l’aria. Anelli, pianeti, luci come torce accese nel cratere di un vulcano che ha detto tutto in gioventù e ora è freddo anche se acceso. I toni sono siderali e forse anche la distanza ambivalente dello sguardo dell’artista, che dà fuoco o lo spegne correndo piano verso una idea, forse distopica, del futuro. Chiudi
Stampa digitale su carta comune