Fragili geometrie è una raccolta di fotografie dedicate al primo decennio del XXI secolo. Immagini ammalianti, visioni personali ed evocative che... Leggi tutto

costituiscono una commovente testimonianza visiva di una decennale odissea nel teatro del mondo; sommando immagine a visione, sogno ad allucinazione. Potremmo definire la fotografia di Mauro Sini come un contrappunto di silenzi attorno al vuoto. Un silenzio popolato con echi di voci interrotte, con rimbombi di passi già scordati. È la sua un’arte dell’invisibile che si sforza di ontologizzare l’assenza, o meglio, una metafisica dell’ordinario: nel senso che l’oggetto – ritenuto normale dai più – viene sublimato in una visione che è un sentire per affetti e sentimenti. Mauro Sini ci svela il linguaggio emotivo delle cose, l’inascoltato fremito dell’inesistente, la sconsolata solitudine del nulla. Chiudi