Immagina la luce del primo mattino che si posa su un prato, la rugiada sui petali, una mano che delicatamente raccoglie i fiori. Immagina una persona che torna nel suo laboratorio e si mette all’opera per distillare dalle piante essenze e principi, fragranze e pigmenti che possono curare, allietare, ingentilire il mondo. È come un’erborista, Silvia. Con altrettanta sapienza, ottiene dalle piante atmosfere, sapori, echi; lo fa accostando, mescolando, bilanciando elementi della natura e raffinate tecnologie. La sua formazione come fotografa è costellata di titoli e premi, e infatti Silvia si muove con disinvoltura tra le leggi dell’ottica e le vertigini dei megabyte, ma le sue opere hanno il fascino romantico degli antichi erbari, delle serre vittoriane e dei libri di stregoneria.
