Francesco Zurlini inizia la sua carriera artistica giovanissimo grazie all’incontro con Afro Basaldella e con alcuni dei più grandi maestri dell’astrattismo.
Incontri che lasciano l’impronta sulla sua pittura, permettendogli di aprire gli occhi su quell’estrema degenerazione dell’astrattismo che Gillo Dorfles ebbe a definire l’informale.
La singolarità del suo percorso artistico sta proprio nel lungo iato che intercorre tra l’apprendimento emozionale e intuitivo e la frequentazione attiva di quell’universo, con la consapevole acquisizione che gli permetterà di arrivare al linguaggio finale, al lavoro che possiamo vedere oggi.