Federico Venturoli è il fondatore di Glam, società di consulenza per lo sviluppo di e-commerce nel mondo del fashion. In questa intervista racconta perché ha deciso di diventare partner del progetto di Cinquerosso Arte, seguendo il fil rouge del bello.
Federico, che cos’è Glam.it?
Ho fondato Glam nel 2013, poco dopo la mia uscita da YOOX GROUP, con l’obiettivo di creare una società di consulenza diversa da quelle già presenti sul mercato. Venivo da un’esperienza più che decennale nella creazione e gestione di boutique online prima nel Gruppo La Perla, in Furla e poi appunto in YOOX Group (La Perla è stato il primo luxury brand italiano ad avere una boutique online nel lontano 2000). Avevo quindi piena consapevolezza di cosa significasse fare e-commerce come azienda produttrice e cosa volesse dire farlo in outsourcing per le aziende produttrici. Ho deciso quindi di “fondere” in Glam questi due lati della stessa medaglia per aiutare al meglio le aziende di moda a sviluppare i loro progetti e-commerce. La differenza sostanziale rispetto agli altri player sul mercato è che non ci limitiamo a offrire un servizio di consulenza ma diventiamo l’azienda stessa accompagnando il brand lungo tutta la Digital Trasformation. Lavoriamo con grandi firme ma anche per realtà più piccole, sempre in un’ottica internazionale. Questo in sintesi è Glam.
Come mai avete deciso di diventare partner nel progetto di Cinquerosso Arte?
Conosco Francesca da oltre vent’anni, avendo lavorato con lei nel Gruppo La Perla, e siamo sempre rimasti in contatto. Apprezzo enormemente la sua sensibilità estetica, il suo buon gusto e la sua creatività. Sono felice che abbia deciso di coinvolgerci in questo progetto e pensiamo di poter dare un contributo importante, perché abbiamo forti competenze verticali sul canale e-commerce e sul digital marketing. Abbiamo un team specializzato nell’analisi dei dati che è in grado di capire, partendo dai numeri, qual è la strada da intraprendere.
Sono competenze che possono dare energia a Cinquerosso Arte e far emergere al meglio gli artisti. Inoltre sono complementari rispetto all’approccio creativo di Francesca e della sua squadra, ed è proprio questo essere complementari che mi fa ben sperare per il futuro. Aggiungo che abbiamo anche qualcosa che condividiamo: l’imprinting dell’alta moda che deriva dalla nostra comune attività in La Perla.
Nell’aderire a Cinquerosso Arte siamo partiti da queste esperienze comuni e dalla fiducia reciproca, ma il progetto ci è sembrato molto interessante in sé, perché va a coprire un’area di mercato ancora non “servita”.